giovedì 12 settembre 2013

Another vision of beauty


La mostra a Palazzo Chianini-Vincenzi dal 31 agosto al 23 settembre
Artisti:
Andy, Anonymous Art, Massimo Caccia, Giuseppe Restano
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo promuove la giovane arte italiana nella propria sede storica, da anni atta a tale segmento dell'attività espositiva: Palazzo Chianini-Vincenzi. Si avvale, per questo, della collaborazione con Gestalt Gallery di Pietrasanta, che propone una schiera di artisti del nuovo pop italiano, il cui lavoro sarà visibile da venerdì 31 agosto, ore 18.30, fino al 23 settembre.
“Artisti giovani ma già conosciuti, stimati e apprezzati – commenta l’assessore alla cultura Pasquale Macrì – che ci offrono queste ‘nuove forme del bello’  con una mostra che, all’interno della nuova realtà neo-pop, sottolinea un’altra visione dell’immaginario artistico”.
Another vision of beauty si pone agli antipodi di quello che può essere considerato un immaginario malato, metafora di una società senza valori, inquieta e inquietante; evidenzia piuttosto il lato creativo e fantasioso delle molteplici immagini di massa. Non si può negare che tutti gli artisti volgono la loro attenzione alla cultura “vernacolare” della vita urbana e di massa (fotografia, cinema, fumetti, pubblicità, fantascienza e musica). Mentre guardiamo le opere di questi artisti, ci sembra di essere stati catapultati in una specie di “wonderland” che propone scene di vita fantastica, resa attraverso una pittura piatta, caratterizzata da colori artificiali e acidi in un percorso visivo che ricorda il fumetto, o meglio, la cultura popolare e di massa. In questa complessa società, nella quale il mondo contemporaneo può elargire un’infinita varietà di stimoli visivi, un gruppo di artisti edonisti affronta la società e gli stereotipi mass-mediatici attraverso i loro stessi mezzi: ironia, spiazzamento e sarcasmo.
Another vision of beauty racconta una osservazione del mondo e della realtà che ci circonda in una varietà di punti di vista – quelli dei quattro artisti.
Giuseppe Restano, volge lo sguardo verso una dimensione macroscopica della realtà, come se volesse innalzare gli oggetti a culto e sacralizzarli; i soggetti dei suoi dipinti sono particolari di vita realizzati mettendo a punto una tecnica di ossessiva precisione, in alcuni casi fredda metafisica unita ad un sapiente accordo tonale. Lo scrupoloso ingrandimento degli oggetti (ludici o scolastici) o degli ambienti provoca un forte estraniamento in cui l’oggetto si trasforma in qualcosa d’altro e l’unico momento che ci permette di riflettere sulla nostra reale percezione dell’immagine è quando l’effetto sfuocato prende il sopravvento, come in una foto senza autofocus. Massimo Caccia crea addirittura un mondo del tutto nuovo con delle sue coerenze strampalate; un mondo popolato da animali stilizzati colti in posizioni impossibili che creano una visione ironica e allo stesso tempo sconcertante e atemporale. Massimo Caccia crea nei suoi quadri un mondo infantile che attraverso soggetti raffigurati in una rigida cristallizzazione e l’uso del colore netto con la tecnica del “à-plats” lo trascinano nell’arte Pop. Anche la pittura di Andy è un universo colorato ricco di citazioni e riferimenti ai media di successo, al quale unisce e mixa elementi tratti dai cartoon, dalla pubblicità e della musica; Andy interprete sensibile della società entro cui opera, attraverso la sua energia vitale illustra sulle tele immagini sintetiche e caratterizzate da sgargianti colori. La coppia chiamata Anonymous Art (Elena Bertoni e Simone Romano) crea invece mondi di ispirazione fiabesca attraverso una composizione a collages assai ricercata, decorativa e anche un po’ provocatoria. L’atmosfera, a volte gotica e cupa, si colloca al confine tra l’esoterico e il pubblicitario, tra il comico e il grottesco, tra il dionisiaco e l’infernale e suscita un conflittuale messaggio mediatico e una altrettanto conflittuale reazione, composta da simpatia e disgusto allo stesso tempo, istigando ad una necessaria ricerca di un messaggio criptico nascosto dietro ad ogni loro tela.
Per alcuni artisti la costruzione di mondi fantastici costruisce la propria critica alla società contemporanea; per altri ciò permette di realizzare soluzioni alternative in cui far riemergere significati e valori ormai persi, mescolando insieme messaggi tra loro diversi cronologicamente e culturalmente. La mostra è l’occasione per riflettere su un’altra visione della bellezza che, secondo la personalità dell’artista, assume definizioni diverse. Il percorso delle opere esplora diverse poetiche che hanno però in comune la rottura con la dimensione del reale, che permette di sfuggire alle pressioni della società contemporanea e che diventa reazione stessa alla complessità della vita moderna. Ci troviamo schiacciati da una moltitudine di informazioni, immagini e pressanti aspettative, questa mostra non è un invito concettuale e intellettuale quanto piuttosto un infinito mondo di colori in cui le immagini semplificate, banali, alcune volte misconosciute descrivono la cultura contemporanea fatta proprio di interferenze reciproche.
La mostra si inaugurerà alla presenza degli artisti; del Prof. Pasquale Giuseppe Macrì, Assessore alla Cultura del Comune di Arezzo; di Fabio Migliorati, Critico d'Arte e Direttore per le Attività Espositive di Arezzo; di Mira Giromini, Curatrice; di Claudio Francesconi, rappresentante di Gestalt Gallery.

Another vision of beauty
a cura di Mira Giromini
31 agosto – 23 settembre 2012
Arezzo - Palazzo Chianini-Vincenzi  (via Andrea Cesalpino, 15)

ORARI - Ven: 16.30 – 19.30 • Sab-Dom: 10.00-13.00 / 16.30-19.30
INFO - ufficiocultura@comune.arezzo.it +39.0575.377508 e +39.0575.377852
info@gestaltgallery.it +39.0584.790.900 e +39.338.336.2101

Nessun commento:

Posta un commento