mercoledì 19 maggio 2010

testo di R. Delmenico per IMAGO ARCANA


IMAGO ARCANA
ANONYMOUS ART SOLO EXIBITION @ GESTALT GALLERY - Pietrasanta - A cura di Rebecca Delmenico
12 Giugno 2010


L’espressione “Imago arcana”deriva dall’aggettivo latino arcanus, che significa nascosto, occulto. Gli Anonymous art si muovono in un territorio enigmatico e misterioso, partendo da un profondo interesse verso diverse simbologie che rinviano a un filo conduttore, ovvero la sostanziale scissione dello spirito umano, saggiato traghettando scuole di pensiero che annoverano filosofie in cui si ritrovano tanto l'aspetto teorico-dottrinale quanto l'area pratico-magica, arrivando a plasmare un nuovo alfabeto espressivo. Il fine della ricerca è l’essere umano, la cui essenza è manifestata nelle composizioni per mezzo di caratteri inconsueti che innalzano metafore criptiche. Una ricca serie di figure sono l’emblema dell’elaborazione artistica di Anonymous. Considerando la vasta galleria di figurazioni che documentano le composizione delle opere rinveniamo l’influenza di correnti come il New Goth o il Pop Surrealista. La creazione dei dipinti (tutti ad olio) è frutto di un lavoro paziente e certosino. Da uno sfondo finemente lavorato, spesso con motivi damascati, emergono personaggi animali, umani o antropomorfi caratterizzati da colori vivaci che ne sottolineano il rilievo concettuale. Nel processo attraverso il quale vengono coniate le peculiarità che qualificano il “modus espressivo” di Anonymous, sono chiamati in causa principi connessi tanto sistemi filosofici esoterici quanto al misticismo o all’ occultismo. Nel rivelare la fondamentale scissione dello spirito umano, gli artisti hanno chiamato in causa ideologie che storicamente ritroviamo a cavallo tra Medioevo e Rinascimento. Dal legame con la Numerologia, che contemplava una possibile relazione tra numeri ed esseri viventi, alla celeberrima Tavola Ouija ( il cui uso risale al diciottesimo e diciannovesimo secolo), costituita da lettere e da numeri legati a un preciso significato, il cui scopo è la comunicazione con il mondo dei defunti, fino alla Cabala, dottrina esoterica di base panteistica, contaminata da influssi neopitagorici. Tratto importante del cabalismo è l’importanza attribuita alla duplicità costituita da spiriti divini positivi e demoni antagonisti. Oltretutto la Cabala è collegata secondo la tradizione a un’attività magica, che può essere sia contemplativa che operativa.
Magia operativa che ritroviamo nella Stregoneria, non relegata solamente al significato negativo di magia nera che venne attribuito nel Medioevo, ma soprattutto come celebrazione della natura attraverso l’esaltazione del doppio femminile( Madre Terra) e del maschile (Dio Padre), legata ai culti neopagani.
E’ oltretutto evidente nelle creazioni di Anonymous il nesso con la tradizione della fiaba nordica, che vede di frequente come protagonista l’uomo, nelle cui vicende intervengono spiriti benefici o malefici. Nelle opere degli artisti molte volte i ruoli sono affidati a due figure che hanno un’essenza opposta (positiva / negativa), che alludono alla duplicità dell’animo umano nella doppia natura del “buono” e del “cattivo”, senza entrare nel merito della questione o esprimere giudizi di parte.
Gli stessi artisti definiscono le proprie realizzazioni come “piccoli racconti”,in cui troviamo effigi animali. L’animale rappresenta quel resto di innocenza e di purezza che l’uomo non ha. L’animale è iscritto nel ciclo della vita e della morte, ma non ne ha coscienza, quindi non vive la dimensione tragica. L’animale vive il presente, l’uomo non conosce presente, ma si nutre solo di passato e di futuro.
Ne è un esempio l’opera “Avida Dollars”, nella quale è raffigurata la testa di un innocuo cerbiatto avvolto da ali d’angelo. Come può un titolo di questo genere rifarsi a tale rappresentazione? In realtà Avida Dollars altro non è che l’anagramma di Salvador Dalì, uomo e artista che interpreta in maniera esemplare la duplicità esistente fra uomo e animale.
In “If I was a man” un pulcino, nella purezza e nella fragilità attribuitegli da Madre Natura, avrebbe potuto divenire , al contrario, l’emblema della malvagità e del crimine, se il suo destino fosse stato quello di nascere in veste umana.
“Taxidermist” estrinseca le paure ataviche che hanno accompagnato ogni bambino: dalla siringa ai mille mostri che l’immaginazione portava con la notte. Non a caso la bimba nell’opera è provvista di una testa animale; i bambini si avvicinano più di ogni altro a vivere il presente con il carico emotivo che l’uomo adulto perde crescendo.
L’opera intitolata “Baphomet” , che vede due agnellini, l’uno con un nastro rosa e l’altro azzurro, congiunti da un unico cuore, porta l’attenzione sulla duplicità maschile/ femminile.
Un doppio che si ritrova anche in “Anatomie”, dove i rispettivi lui e lei , rappresentati su tavole anatomiche riprese da raffigurazioni del XVIII secolo, sono vivacizzati da una testa di gallo e da una di pavone.
E’ soprattutto l’indagine sul doppio quella che anima la recente ricerca del duo artistico, ma all’interno di questa esposizione potrete ripercorrere molte tappe del cammino che hanno percorso e che ancora percorrono gli Anonymous, proprio in virtù del fatto che la loro indagine non è unilaterale ma investe un universo speculativo in continua evoluzione.

LES CHEVEUX ELECTRIQUES

LES CHEVEUX ELECTRIQUES
30/04/2010

Lecce - Si apre la prima rassegna di illustrazione contemporanea e video animazione curata da Dores Sacquegna.

Ospite dell’inaugurazione, sabato 08 maggio ore 20,00, l’illustratrice e architetto romana SILVIA MARIA GUARNIERI.

La rassegna “Les Cheveux Electriques / I capelli elettrici”, intende mettere a fuoco il fenomeno dell’illustrazione contemporanea e della video animazione, considerate nella loro complessità, per offrire ampia materia di riflessione su uno degli aspetti fondamentali della società contemporanea attraverso una selezione di opere di artisti e illustratori internazionali.

Dal 08 al 26 maggio le opere di: Alexandre Akar (Francia), Anonymous Art :Elena Bertoni e Simone Romano (Italia), Niki B.(polonia), Lynn Sung Hae Baik (Korea), Silvia De Gennaro (Italia), David Normal (Usa), Gretchen Geser (Usa), Silvia Maria Guarnieri (Italia), Hye Su Lee (Korea), Stephanie Kwak (Usa), Marisa Manuzzato (Venezuela), Tatjana Mihailova (Germania), Carla Pott (Portogallo), Annalisa Silingardi (Italia), Helen Tranckle (UK), Gregory Verheeck (Belgio).

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